A due settimane dalle elezioni i quotidiani e il resto dei mass media italiani diffondono la notizia che, secondo Tony Blinken, segretario di stato degli Usa, esiste la possibilità che alcuni dei politici italiani ricevano una busta paga dalla Russia. È vero che, a quanto scrivono i quotidiani, il governo americano, per ora, non pubblica i nomi dei Paesi e dei politici corrotti dalla Russia, sebbene che, essendo l'allarme stato lanciato da Blinken, alto funzionario americano di tendenza molto liberale, non è difficile indovinare chi siano—secondo Blinken—questi politici italiani sui quali cade ora questa ombra di corruzione.
Grazie al segretario di stato americano, gli italiani si trovano ora di fronte a un dilemma: votare o no per dei candidati su quali incombe improvvisamente il sospetto di corruzione.
Il governo americano non pubblica per ora i nomi dei sospetti. E perchè dovrebbe mai farlo, essendo lo scopo già stato raggiunto? Non ha già fatto—Tony Blinken—la parte del buon samaritano coll'avvertirci che c'è stata interferenza su quella che dovrebbe essere una libera elezione?
Rimane solo un quesito: chi è che sta veramente interferendo—la Russia? o l'America?
Ermes Culos
Ashcroft, BC Canada
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