Ci sono state quest'anno, e ci sono tuttora, in tutta Italia, e non solo, ricorrenza dopo ricorrenza, lettura dopo lettura, sulle opere del nostro sommo poeta. Ed è giusto così. Viviamo in tempi di crisi, economica, sociale, e più di tutto sanitaria; e nessuno come Dante ha la capacità di farci riflettere sulle nostre forze e debolezze, sui nostri meriti e sulle nostre colpe, come lo sa fare lui nella sua Commedia.
In Dante, però, manca qualcosa che in questi giorni dominati dal Covid potrebbe esserci di grande sollievo: manca insomma quella leggerezza di spirito, quel sorriso che invece risplende, da inizio a fine, e ancor più che nell'opera di Boccaccio, in un'altro dei grandissimi capolavori della letteratura italiana, e cioè nell'Orlando Furioso dell’ Ariosto.
Di misure anti-Covid tante ne sono state proposte e applicate: dal lavarsi spesso le mani, dal mascherarsi, dal tenersi lontani l'uno dall'altro, dal mai frequentare bar o sale da ballo (che di queste salva nos Domine), ecc., ecc.
Ma della forza del sorriso (daltronde universalmente riconosciuta come arma potentissima contro ogni male e ogni forma di scetticismo) non si è purtroppo preso atto alcuno. Ma il rimedio esiste nella lettura del Furioso, le cui ottave garantiscono in ognuno il ritorno dei sorrisi più gioiosi.
Letto nella sua forma originale o preferibilmente (detto ovviamente senza pregiudizio alcuno) in lingua friulana, il Furioso può, come così chiaramente attestano le due ottave che seguono, trasformare in riso ogni più piccolo sconforto.
Li fèminis, i cavalièrs, li àrmis—i intrìcs, òu—
e li cortešìis jò’i cjanti, e l’imprèšis riscjòšis
cuant che i Mòrus a pasàvin taj timps indavòu
il mar africàn, fašìnt in Fransa tanti monàdis,
da li scorsàdis màtis zìnt davòu
dal re Agramànt, ca si deva àriis
di volej vendicà la muart di Trojàn
sul cjaf dal re Carlo, imperatòu romàn.
2
Di Orlando i dišaraj in tal stes trat
ròbis maj dìtis nè’n proša nè’n rima:
che par amòu furiòus doventàt al era e mat,
da omp tant di sest e stimàt cal era prima;
se da chè che cuaši altritànt mi’a fàt,
na friguja di chel inzèn che puc a puc mi lima
chel tant a mi vegnarà concedùt
ca mi bastarà par finì sè ch’i’ai jò prometùt….
L'intera traduzione friulana, tanto per semplicificare la ricerca di chi vuole mettersi a leggerla, e subito, è disponibile presso Amazon.com, o presso lulu.com/spotlight/ermesculos.
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